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Sindrome dell'Intestino Irritabile (IBS)

Sindrome dell'Intestino Irritabile (irritable bowel syndrome, IBS), colon irritabile.

 l’IBS è un disturbo è un disturbo dell'interazione intestino-cervello, senza una causa organica evidente, caratterizzato da un aumento della motilità dell’intestino e da un aumento delle sensazioni dolorose all’addome. L'IBS può influire significativamente sulla qualità della vita delle persone, provocando sintomi intermittenti o persistenti che variano in intensità e frequenza.

Sintomatologia, numeri, cause, diagnosi e referenze
Sintomatologia
  • dolore o disagio addominale,  
  • gonfiore,  
  • diarrea,  
  • stitichezza   
  • sintomi extraintestinali (fatica, fibromialgia, disturbi del sonno, cefalea cronica). 
Chi è affetto?

L’IBS colpisce persone di tutte le età, ma è più comune nelle donne e spesso inizia nell'adolescenza o nella giovane età adulta. È uno dei disturbi gastrointestinali più comuni in Italia e nel mondo. La prevalenza media in Italia è intorno all’8%. 

Diagnosi

La diagnosi si basa sulla presenza di sintomi specifici e sull'esclusione di altre patologie gastrointestinali. Non esistono test diagnostici specifici per l'IBS.

La valutazione clinica, basata su criteri di Roma III. Test diagnostici per altre condizioni sono utili per escludere malattie comuni che possono essere confuse con la sindrome dell'intestino irritabile.

Le cause

Le cause esatte dell'IBS non sono completamente comprese ma coinvolgono anomalie nella motilità intestinale, sensibilità viscerale, fattori psicologici e psicosociali, infiammazione locale.  

Referenze

Nicolas Patel, Karen Shackelford. Irritable Bowel Syndrome. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2023 Jan.2022 Oct 30. 

L Manzoli, M E Flacco, C Marzuillo, L Lopetuso. Prevalence of severe irritable bowel syndrome among Italian adults. A meta-analysis. Eur Rev Med Pharmacol Sci. 2017 Dec;21(24):5751-5764. 

 

 

Klassische Terapie
Terapie mit Cannabis

Trattamenti Classici

I trattamenti classici per l'IBS mirano a gestire i sintomi e migliorare la qualità di vita. I farmaci variano a seconda che si abbia prevalenza di costipazione (IBS-C), diarrea (IBS-D) o di entrambi (IBS-M). 

Problematica: L'IBS è una condizione cronica che richiede una gestione a lungo termine. Il trattamento può variare da persona a persona a seconda dei sintomi predominanti. Gli effetti colletarali dei farmaci ne limitano l’uso e le terapie non farmacologiche non sempre sono efficaci. 

Terapie Farmacologiche

Dolore

Antispastici (mebeverina, iosciamina, ecc.)

Effetti collaterali:

Vertigini, sonnolenza, debolezza, vista offuscata, secchezza degli occhi e delle fauci, nausea, costipazione, gonfiore addominale. 

Diarrea

Antidiarroici (loperamide, alosetron, ecc.)

Effetti collaterali:

Stitichezza, flatulenza, disturbi dispeptici, eruzioni cutanee, mal di testa, nausea e vomito, reazioni allergiche, problemi cardiaci. 

Stitichezza

Farmaci per la stitichezza (lassativi) (lubiprostone, tenapanor, ecc.)

Effetti collaterali:

Squilibri elettrolitici, alterato assorbimento di nutrienti, diarrea cronica, crampi e dolori addominali, atonia e neuropatia del colon (perdita della funzionalità muscolare dell'ultimo tratto dell'intestino, con inevitabile peggioramento della stitichezza), pseudomelanosi, ipokaliemia, iperaldosteronismo secondario, nefropatia, dipendenza. 

Infiammazione intestinale

Farmaci antinfiammatori (mesalazina)

Effetti collaterali:

Reazioni allergiche che possono presentarsi con eruzioni cutanee e prurito; Episodi di intolleranza intestinale acuta con dolore addominale; Diarrea con sangue; Crampi; Mal di testa; Febbre; Nausea; Eruzioni cutanee. Dolore nella parte superiore dell'addome; Crampi e dolori addominali; Prurito; Fotosensibilità; Capogiri; Flatulenza; Vomito; Pericardite; miocardite; Epatite; Pancreatite; Leucopenia, neutropenia, trombocitopenia, anemia aplastica; Insufficienza renale, nefrite interstiziale, sindrome nefrosica; Polmonite eosinofila, polmonite interstiziale; Iperpiressia; Mialgia, artralgia. 

Vantaggi/Svantaggi

I vantaggi includono il sollievo dai sintomi, ma gli svantaggi possono comprendere effetti collaterali e la necessità di un uso continuo, che tende ad essere meno efficacia nel tempo. 

Terapie non farmacologiche
  • Uso di probiotici 
  • Modifiche dietetiche: riduzione di cibi ad alto contenuto di fibra o di lattosio, o l'adozione di diete a basso contenuto di FODMAP. 
  • Terapie psicologiche: terapia cognitivo-comportamentale, psicoterapia standard, ipnoterapia 
  • Esercizio fisico: Per migliorare la motilità intestinale e ridurre lo stress. 

I vantaggi includono il controllo dei sintomi e un miglioramento della qualità di vita.

Gli svantaggi possono comprendere la necessità di apportare modifiche significative allo stile di vita, gli alti costi. Inoltre queste terapie non sono efficaci su tutti i pazienti e richiedono un notevole impegno. 

Referenze terapie farmacologiche

reatment for Irritable Bowel Syndrome. National institute of diabetes and digestive and kidney diseases (USA). 

Silvia Bonetto, Sharmila Fagoonee, et al. Recent advances in the treatment of irritable bowel syndrome. Pol Arch Intern Med. 2021 Aug 30;131(7-8):709-715. 

Trattamento con la cannabis

La cannabis e il THC sono in grado di ridurre l’ipermotilità intestinale atraverso l’interazione con i recettori CB1 periferici. L’effetto antidolorifico e antiinfiammatorio della cannabis e del CBD può essere di aiuto. 

Via di somministrazione ottimale: Via orale o mediante inalazione. 

Terapia con la cannabis

Dolore e disagio addominale
Sintomi extraintestinali (fatica, fibromialgia, disturbi del sonno, cefalea cronica)

Tetraidrocannabinolo (THC), Cannabidiolo (CBD), Palmitoylethanolamin (PEA)

Effetti collaterali:

A differenza delle classiche terapie farmacologiche, gli effetti collaterali dei cannabinoidi sono generalmente poco gravi, tollerati e tendono a scomparire con la cessazione dell’uso.

Questi comprendono: nausea,  secchezza delle fauci,  rossore degli occhi,  aumento dell'appetito,  euforia,  aumento della frequenza cardiaca,  abbassamento della pressione sanguigna,  vertigini 

Vantaggi/Svantaggi

Alcuni pazienti riportano un sollievo significativo dai sintomi dell'IBS con l'uso della cannabis medica, ma gli effetti possono variare da persona a persona. Non è ancora chiaro quale cannabinoide o combinazione di cannabinoidi sia migliore per l’IBS. 

Lo stato attuale degli studi (osservazioni cliniche)

Sebbene la fisiopatologia dell'IBS rimanga poco chiara, agire sul Sistema Endocannabinoide può rappresentare una strategia promettente per modulare la motilità intestinale, l'iperalgesia viscerale, l'infiammazione intestinale di basso grado e l'alterazione dell'asse intestino-cervello, tutte caratteristiche che possono migliorare l'insorgenza dei sintomi dell'IBS. Gli agenti in grado di modulare il Sistema Endocannabinoide possono rappresentare una strategia degna di essere tentata, anche come trattamento di prima linea per i pazienti affetti da IBS. Ciò è dovuto al fatto che composti come la PEA e il CBD presentano un profilo di sicurezza molto ampio e si sono dimostrati utili per migliorare i sintomi dell’IBS. Tuttavia, c'è ancora una grande lacuna nell'attuale comprensione del meccanismo dell'IBS e nell'uso della cannabis contenente sia CBD che THC come potenziale terapia, che può essere colmata solo da studi clinici randomizzati. 

Referenze terapia con la cannabis

Samiksha Pandey, Saima Kashif, et al. Endocannabinoid system in irritable bowel syndrome and cannabis as a therapy. Complement Ther Med. 2020 Jan;48:102242. 

Viola Brugnatelli, Fabio Turco, Ulderico Freo, Gastone Zanette. Irritable Bowel Syndrome: Manipulating the Endocannabinoid System as First-Line Treatment. Front Neurosci. 2020; 14: 371. 

Klassische Terapie
Esperienze cliniche sull'uso della cannabis medicinale

Medico farmacologo, visita privata.

Ragazzo di 11 affetto da IBS, diagnosticato in centri specializzati. Prevalenza di diarrea. Dolori addominali frequenti, difficoltà nell’evacuazione, irritabilità, ansia, difficoltà nell’addormentarsi. 

Terapia classica prima di iniziare con la cannabis
  • mesalazina, 
  • loperamide al bisogno
Terapia a base di cannabis
  • PEA, 1 bustina orosolubile al mattino e 1 alla sera per 21 gg, stop di 15 gg e ripetere il ciclo. 
  • Probiotici per 21 giorni (1 bustina al giorno lontano dai pasti), stop di 15 gg e ripetere il ciclo 
  • Melatonina compresse, 30 min prima di coricarsi. 
Risultati

Dopo il ciclo della terapia, si riporta un miglioramento dei sintomi dolorosi con assunzione della PEA e una diminuzione delle scariche diarroiche, tuttavia, l’insonnia persiste.  

 

Effetti collaterali

Nessun effetto collaterale osservato.

Follow-up

Dopo 6 mesi di terapia, il dolore addominale appare diminuito, le scariche diarroiche permangono, ma con minor frequenza.
Il ragazzo ha intrapreso un percorso psicoterapeutico per il controllo degli stati d’ansia. 

Conclusioni

Le proprietà antidolorifiche della Cannabis Medica sono ben documentate e ci sono diversi studi clinici promettenti che dimostrano che la cannabis può effettivamente alleviare i dolori addominali legati all’IBS. La Cannabis Medica possiede anche notevoli proprietà antistress che possono essere di grande beneficio per chi soffre di IBS. Non solo i fitocannabinoidi, ma anche altri composti che agiscono sul Sistema Endocannabinoide, come la PEA, possono essere un valido alleato in caso di IBS. 

 

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